chasing_medea: (Default)
melwrites ([personal profile] chasing_medea) wrote2019-12-24 04:30 pm

growing

Titolo: growing
Fandom: Kuroko no Basket
Parole: 330 (110 x 3)
Prompt: più veloce | più in alto | più forte


Più veloce
Il pallone arriva, lo smista. Ne arriva un altro. Ancora uno.
Essere invisibile non basta più. Deve diventare più veloce.
Arriva l’ultimo. Kuroko lo smista e crolla a terra sulle ginocchia. Ha il respiro affannato. Si stende sul parquet della palestra e guarda il soffitto.
Ogni giorno quell’allenamento lo distrugge, ma non può fermarsi.
Non adesso che ha imparato quale sia il suo potenziale.
Non adesso che la Nazionale ha smesso di essere un miraggio ed è diventata un obiettivo.
Qualcuno potrebbe dire che l’ombra ha imparato a esistere anche senza una luce, ma la sua luce c’è sempre.
E’ la sua ispirazione.
Tutto per giocare di nuovo con loro.

Più in alto
Kagami appoggia le mani sulle ginocchia, si piega in avanti e cerca di riprendere fiato. Il sudore gli cola fastidiosamente lungo la schiena.
- Ancora una volta! –
I suoi compagni lo accontentano.
Le gambe pesano quintali, ogni singolo muscolo urla. Gli ultimi salti sono i peggiori della giornata.
Deve trovare un modo, deve farcela. Deve andare più in alto, ancora di più. Adesso che può combattere in NBA vuole farlo a modo suo, nonostante lo svantaggio sia evidente, nonostante sia il più basso della sua squadra.
L’altezza è la sua arma, combattere in aria la sua firma.
Deve trovare un modo, ma fortunatamente non ha mai temuto le sfide.
Salta.

Più forte
Più forte. Deve diventare più forte. Vuole diventare più forte.
Ha deciso: partirà alla fine del liceo per inseguire la sua strada. Vuole andare in NBA.
Non permetterà che il rivale che tanto ha aspettato gli sfugga così – anche a costo di inseguirlo in capo al mondo.
Hanno un conto in sospeso. Vuole la sua rivincita.
Ma non gli basta. Al solo pensiero che possa trovare altri come lui, come loro, il suo corpo freme.
Ha smesso di saltare gli allenamenti, ora è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. Di questo passo diventerà capitano al terzo anno.
Aomine sorride.
Non ricordava che il basket potesse essere così divertente.