somewhere maybe

[chasing_medea]

Titolo: somewhere maybe
Fandom: cowtverse
Rating: nsfw

Parole: 280

L'Accademia di Titania aveva a poco a poco cominciato a riempirsi. Alcuni studenti avevano deciso di rientrare un po' prima dell'inizio ufficiale delle lezioni, soprattutto quelli dell'ultimo anno. Tra questi anche MIles. Sistemò i suoi bagagli nel suo dormitorio e si fece una doccia dopo il lungo viaggio. Essere l'unico ad essere già arrivato significava avere tutta per sè l'ampia doccia e avere tutto il tempo del mondo. Reclinò all'indietro la testa e lasciò che l'acqua gli bagnasse il viso, ripassando il suo piano, ma la sua mente cominciò a vagare.

Immaginò di arrivare fino allo studio di Silas e chiudersi la porta alle spalle. Silas sarebbe stato seduto alla scrivania e lui, senza dire una parola, l'avrebbe raggiunto e si sarebbe inginocchiato davanti a lui. L'avrebbe guardato dal basso verso l'alto, l'avrebbe fatto sentire in pieno potere, poi gli avrebbe aperto i pantaloni in gesto secco e l'avrebbe preso in bocca.

Sotto la doccia Miles fece scivolare la mano lungo il suo corpo, fino a farla sparire tra i peli ramati del pube. Prese in mano la sua erezione parzialmente formata e cominciò a farci scorrere molto lentamente la mano. Sì, avere la doccia tutta per sè era veramente qualcosa a cui si sarebbe potuto abituare. Appoggiò la testa all'indietro contro le piastrelle e continuò a muovere la mano. La sua mente tornò a Silas sopra di lui, con la testa reclinata indietro contro lo schienale della sua scrivania. Al pensiero di quella voce profonda che gli mormorava quanto fosse un bravo ragazzo, Miles venne con un gemito strozzato, con l'acqua che gli scorreva addosso. Si prese un momento per riprendere fiato, finì di lavarsi e uscì dalla doccia.

Parole: 265

Arrivò al corridoio del terzo piano, raggiunse la terza porta e bussò.

"Avanti", disse una voce profonda da dietro la porta di legno.

Miles entrò nella stanza, si chiuse la porta alle spalle e ci appoggiò contro la schiena.

Silas, il suo professore di Teoria della Magia, era in piedi nel mezzo della stanza. Teneva un libro aperto su una mano, con l'altra teneva gli occhiali e ne teneva il terminale tra le labbra. Alzò i profondi occhi verdi del libro, alcuni ciuffi bianchi gli cadevano sugli occhi.

Alzò la testa in direzione della porta.

"Miles", disse. "Cosa ci fai qui?"

Miles si staccò dalla porta e si avvicinò a lui, fino ad infilarsi nel suo spazio personale. 

"Pensavo potessimo riprendere da dove ci eravamo lasciati l'ultima volta".

"Avevamo detto che avremmo smesso dopo l’estate", disse Silas, ma il suo sguardo percorse famelico sulle gambe di Miles e deglutì a fatica.

"L'hai detto tu", gli ricordò Miles. "Non io”.

Si fece cadere in ginocchio davanti a Silas e, con un gesto secco che mostrava tutta la sua urgenza, gli aprì i pantaloni. Vide Silas fare un gesto della mano in direzione della porta e sentì la serratura scattare.

Miles cominciò a passare le labbra sulla lunghezza di Silas. Lo sentì indurirsi sotto di lui e lo vide reclinare la testa indietro. L'anno precedente aveva perso il conto di quante volte lo avesse fatto, sapeva perfettamente quali punti sfiorare e su quali passare appena la punta della lingua, quel tanto che basta per sentire Silas sospirare e irrigidire i muscoli sotto il tocco delle sue labbra.

Titolo: somewhere maybe - incipit
Fandom: cowtverse
Parole: 310
Rating: nsfw

La prima volta che tra di loro era successo era stato ad ottobre dell’anno precedente. Silas era professore lì a Titania da circa un mese - il professore più giovane che avessero mai assunto, continuava a ripetere con orgoglio sua madre - quando quel ragazzino era entrando di botto nel suo studio urlando e sbraitando.

Ricordava di aver pensato che era bello. Era stato attratto da quel ragazzo sin dalla prima volta che lo aveva visto e da come quello lo guardava durante le lezioni poteva dire che l’attrazione era reciproca, ma lì, quella volta, era stato come se lo stesse finalmente vedendo per la prima volta. a prima volta che lo vedeva assumere un’espressione che non fosse un sorriso sarcastico o di finta cordialità davanti ai professori. 

Silas era scoppiato a ridere, non aveva ascoltato neanche una parola della sfuriata di Miles e Miles si era paralizzato. Silas gli aveva detto qualcosa sul fatto che lo aveva sorpreso, che era la prima volta che lo vedeva umano.

Miles era sembrato sconvolto per un momento, poi, senza alcun preavviso, aveva preso il viso di Silas tra le mani e lo aveva baciato. 

Silas se lo era stretto addosso, poi lo aveva sollevato e messo a sedere sulla scrivania, continuando a baciarlo. Si erano staccati il minimo indispensabile per togliere la maglia di 

Miles, che era volata in un angolo, per la camicia di Silas non era stato neanche necessario separarsi. Silas aveva preso con una mano le erezioni di entrambi e li aveva fatti venire con poche spinte secche, febbrili e fameliche.

Si era reso conto di quello che aveva fatto non appena si era calmato un attimo e aveva appoggiato la testa sulla spalla di Miles. Si era allontanato da lui, si era scusato e aveva chiesto a Miles di andare via dal suo ufficio.

Quella notte non aveva chiuso occhio.