Titolo: reborn
Fandom: AOT
Prompt/missione: Luna nuova
Parole: 556
Rating: safe
Levi si allontana dall’ennesimo vicolo da cui esce con le palle svuotate e la necessità di farsi una doccia. Che fine faccia l’uomo o la donna di turno – non c’è il tempo per fare gli schizzinosi – non gli interessa. Ogni volta non ha idea se ci sarà un’altra occasione e, fino adesso, ogni volta è tornato, ogni volta ha fatto la stessa cosa. Non sa se quei minuti passati con la mente libera valgano veramente la pena dello schifo che si sente addosso non appena finisce, se valgano le tre docce che gli servono per tornare a sentirsi sé stesso; quello che sa è che sono opportunità che puoi cogliere solamente finché sei vivo ed è una sorta di obbligo morale cogliere – anche farsi schifo, dopotutto, è un sintomo dell’essere ancora vivo. E ormai ha imparato a gestirlo.
Fosse per lui preferirebbe l’alcool forse – più efficace, più duraturo e, soprattutto, non prevede la partecipazione di altre persone che possano vederlo senza maschere – ma reperirne un po’ è praticamente impossibile di questi tempi.
Alla fine, sa che tutte le occasioni non colte sarebbero rimpianti e, con la vita che conduce, l’unica possibilità che ha è quella di non avere rimpianti. Ad ogni costo.
E poi era arrivato Eren a distruggere quel metodo di vita collaudato, non sano ma funzionale. Dopotutto chi ha tempo per il sano?
E forse alla fine, nonostante tutto, un rimpianto ce l’ha.
Il dramma di ricordare tutto troppo presto
Sa che c’è qualcosa che ancora non ricorda e desidera ricordare più di ogni altra cosa – a ogni costo? Anche a costo di ricordare qualcosa che non potrà avere mai più?
Cerca di convincersi a non ricordare, cerca di convincersi che è meglio così.
Ricorda lui. E fa male. E lo rivuole
Non pensava di poterlo rivedere. Poi quel viaggio in Canada dopo aver ritrovato Erwin su un forum, il non sentirsi più solo che lo ha portato dall'altra parte del mondo.
Rivede quei grandi occhi verdi nel viso di quel fratellino appena nato, tenuto stretto tra le braccia di Erwin.
16 anni di differenza. Ancora una volta. A Levi viene da ridere mentre si copre gli occhi.
Aveva sempre detto che non avrebbe lasciato la Francia e adesso si ritrova a cercare tutti i metodi possibili per essere ammesso in un college statunitense – come è arrivato a questo?
Non posso farlo ricordare, non posso portargli via la sua fiducia nel mondo. Non adesso che ha avuto la possibilità di essere il giovane spensierato che si è sempre meritato di adesso, non adesso che le sue spalle sono dritte e non piegate dal portarsi dietro il peso dell’umanità. Non adesso che la sua principale preoccupazione è quella di come sgattaiolare via dalla finestra per andare a bere dai suoi amici e non farsi beccare.
Fandom: AOT
Prompt/missione: Luna nuova
Parole: 556
Rating: safe
Levi si allontana dall’ennesimo vicolo da cui esce con le palle svuotate e la necessità di farsi una doccia. Che fine faccia l’uomo o la donna di turno – non c’è il tempo per fare gli schizzinosi – non gli interessa. Ogni volta non ha idea se ci sarà un’altra occasione e, fino adesso, ogni volta è tornato, ogni volta ha fatto la stessa cosa. Non sa se quei minuti passati con la mente libera valgano veramente la pena dello schifo che si sente addosso non appena finisce, se valgano le tre docce che gli servono per tornare a sentirsi sé stesso; quello che sa è che sono opportunità che puoi cogliere solamente finché sei vivo ed è una sorta di obbligo morale cogliere – anche farsi schifo, dopotutto, è un sintomo dell’essere ancora vivo. E ormai ha imparato a gestirlo.
Fosse per lui preferirebbe l’alcool forse – più efficace, più duraturo e, soprattutto, non prevede la partecipazione di altre persone che possano vederlo senza maschere – ma reperirne un po’ è praticamente impossibile di questi tempi.
Alla fine, sa che tutte le occasioni non colte sarebbero rimpianti e, con la vita che conduce, l’unica possibilità che ha è quella di non avere rimpianti. Ad ogni costo.
E poi era arrivato Eren a distruggere quel metodo di vita collaudato, non sano ma funzionale. Dopotutto chi ha tempo per il sano?
E forse alla fine, nonostante tutto, un rimpianto ce l’ha.
*
Il dramma di ricordare tutto troppo presto
Sa che c’è qualcosa che ancora non ricorda e desidera ricordare più di ogni altra cosa – a ogni costo? Anche a costo di ricordare qualcosa che non potrà avere mai più?
Cerca di convincersi a non ricordare, cerca di convincersi che è meglio così.
Ricorda lui. E fa male. E lo rivuole
Non pensava di poterlo rivedere. Poi quel viaggio in Canada dopo aver ritrovato Erwin su un forum, il non sentirsi più solo che lo ha portato dall'altra parte del mondo.
Rivede quei grandi occhi verdi nel viso di quel fratellino appena nato, tenuto stretto tra le braccia di Erwin.
16 anni di differenza. Ancora una volta. A Levi viene da ridere mentre si copre gli occhi.
Aveva sempre detto che non avrebbe lasciato la Francia e adesso si ritrova a cercare tutti i metodi possibili per essere ammesso in un college statunitense – come è arrivato a questo?
*
Non posso farlo ricordare, non posso portargli via la sua fiducia nel mondo. Non adesso che ha avuto la possibilità di essere il giovane spensierato che si è sempre meritato di adesso, non adesso che le sue spalle sono dritte e non piegate dal portarsi dietro il peso dell’umanità. Non adesso che la sua principale preoccupazione è quella di come sgattaiolare via dalla finestra per andare a bere dai suoi amici e non farsi beccare.
*
Ogni mattino, intorno ai suoi occhi verdi, Eren vede le occhiaie più pronunciate. Sogna di lui, sogna di loro – ma ogni mattino non ricorda più nulla e farebbe di tutto per trattenere quel ricordo.
Ricorda solo la furia, le spade, il sangue.
Eren ricorda, ricorda tutto quello che non ha potuto avere e che lo ha devastato. Non ha fatto lo stesso errore di Levi; non lo lascia più andar via, grato di aver avuto una seconda possibilità e non vuole sprecarla.