chasing_medea: (Default)
[personal profile] chasing_medea
Titolo: Cheiro no Cangote
Fandom: Haikyuu
Missione: M2 - Cheiro no Cangote (Portoghese Brasiliano)
Parole: 555
Rating: safe

In attesa, Atsumu camminava nervosamente avanti e indietro sul ciglio della strada. Non gli bastava aver perso la partita, il pullman che avrebbe dovuto riportarli a casa aveva anche deciso di rompersi. Erano bloccati, aspettando un altro pullman che li andasse a prendere. Bokuto sembrava starsi per addormentare sul guardrail, mentre Sakusa era terrorizzato alla sola idea di toccare qualcosa con la pelle nuda. Atsumu non aveva la forza per gestirli in quel momento. Voleva solo tornare a casa, mettersi a letto e chiudere quella giornata.
Inviò rapidamente un messaggio a Hinata, che lo aspettava a casa, avvertendolo che avrebbe fatto tardi e di non aspettarlo sveglio. Hinata rispose poco dopo inviandogli un selfie: si era messo il pigiama e si era già infilato sotto le coperte. Atsumu sorrise a vederlo. Avrebbe voluto chiedergli come stesse, se la febbre gli fosse passata, ma non voleva rischiare di svegliarlo nel caso l'altro si fosse già addormentato. Sapeva che Hinata aveva la tendenza ad addormentarsi di colpo non appena metteva la testa sul cuscino.
Finalmente arrivò il nuovo pullman, che li recuperò da lì e li portò fino alla sede della squadra. Da lì Atsumu prese la macchina e tornò a casa. Le luci nell'appartamento erano spente. Attento a non far rumore si aggirò nell'appartamento e si infilò nella camera da letto.
Hinata dormiva a pancia in su, aveva occupato quasi interamente il letto. Atsumu sorrise, si cambiò e si infilò nel letto attento a non disturbarlo. Nel sonno Hinata gli fece spazio, ma si avvicinò a lui. Atsumu lo strinse, con il battito del cuore accelerato. Stavano insieme ormai da mesi, erano anche andati a convivere - una decisione piuttosto affrettata secondo il punto di vista di alcuni, ma erano entrambi abbastanza impulsivi da prendere insieme una decisione di quel tipo - eppure in certi momenti si sentiva ancora come un ragazzino alla prima cotta quando si trattava di Hinata. Atsumu lo strinse e infilò la testa nell'incavo del suo collo, gli sfiorò la pelle con la punta del naso, inspirando l'odore del bagnoschiuma al tè verde che condividevano. La pelle di Hinata, dopo oltre una settimana, era finalmente fresca al tatto e Atsumu tirò un sospiro di sollievo interiore. Con la punta del naso risalì fino all'attaccatura dei capelli, ancora un po' umidi dopo la doccia che Hinata si era fatto. Atsumu si ripromise di rimproverarlo la mattina dopo: era appena guarito dall'influenza, doveva stare attento. E poi Atsumu non voleva più giocare senza di lui. Non gli importava neanche del risultato della partita, non gli interessava il fato di aver perso. Era più che altro come se gli mancasse un arto, era come tornare alle prime partite che aveva giocato senza Osamu, quando si guardava intorno sul campo completamente perso, sentendo la mancanza di qualcosa e non sapendo neanche identificare bene che cosa stesse cercando. Non riusciva a credere che ci fosse stato un momento della sua vita in cui aveva giocato senza Hinata al suo fianco.
Almeno, si consolò, aveva fatto in modo di fare quel passo terrificante mesi prima, aveva trovato il coraggio di chiedere a Hinata di uscire, ricordava ancora la scarica elettrica che aveva sentito quando gli aveva detto di sì. E finchè, tornando a casa la sera, avesse trovato lì Hinata pronto ad accoglierlo, sapeva che avrebbe sempre vinto.
This account has disabled anonymous posting.
If you don't have an account you can create one now.
HTML doesn't work in the subject.
More info about formatting

Profile

chasing_medea: (Default)
melwrites

April 2023

S M T W T F S
      1
234 5678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
30      

Most Popular Tags

Style Credit

Expand Cut Tags

No cut tags
Page generated Jul. 1st, 2025 04:20 am
Powered by Dreamwidth Studios