one minute
Mar. 30th, 2021 10:10 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Fandom: JJK
Missione: M5 - Arrogance
Parole: 777
Rating: safe
Sukuna è tremendamente annoiato. Sono stati dei giorni magri, poche maledizioni, poca azione, tanto studio. Noioso.
Yuji e Fushiguro sono seduti per terra nella camera di Fushiguro, studiano una mappa della città cercando di capire quale possa essere il luogo di origine di una maledizione che sta prendendo di mira il quartiere di Minato. Per ora hanno ridotto le possibilità ad una scuola privata di alto profilo e all’edificio di una corporazione che ha di recente licenziato molti dei suoi dipendenti.
Noioso.
Sukuna ha veramente voglia di stiracchiarsi, cerca di prendere il controllo sul corpo di Yuji, ma la sua resistenza è ancora forte, nonostante sia in un momento di apparente tranquillità. Non deve neanche concentrarsi troppo per tenerlo a bada, ci riesce e basta. Quel ragazzino è veramente fastidioso.
Ma Sukuna ha un’altra freccia alla sua faretra e potrebbe essere il momento giusto per usarla. Fushiguro si alza per andare a prendere qualcosa da mangiare mentre continuano ad ispezionare la mappa. Sukuna aspetta di sentire i suoi passi sul corridoio, quando sta rientrando, per fare la sua mossa. Appena prima che apra la porta, si scambia di posto con Yuji e in un attimo è davanti alla porta che Fushiguro ha appena aperto.
Ha un solo minuto, ma troverà il modo di farselo bastare.
In un attimo, Fushiguro è attaccato al muro di fronte a lui. E’ abbastanza vicino che Sukuna può vedere il modo in cui i suoi occhi si sgranano per una frazione di secondo alla sorpresa, ma subito la sua espressione torna seria, fulmina Sukuna con lo sguardo.
Sukuna non può fare a meno di sorridere. Gli piace quando Fushiguro mostra il suo carattere, il suo non volersi piegare al volere di Sukuna. Quel ragazzo è una sfida che Sukuna non ha intenzione di perdere.
“Tu,” sibila Fushiguro con gli occhi stretti. “Dov’è Itadori?”
“Fushiguro Megumi,” Sukuna pronuncia lentamente ogni sillaba del suo nome. “Non ci vediamo da un po’ e la prima cosa che mi chiedi è cosa sta facendo Yuji?” scuote la testa e fa schioccare la lingua sul palato. “Non va bene così,” dice avvicinandosi a Fushiguro e pronunciando le parole direttamente nel suo orecchio.
Non gli sfugge il modo in cui le sue pupille si dilatano, gli occhi gli si fanno lucidi e il suo respiro si fa corto, un leggero rossore tinge le sue orecchie e comincia ad espandersi verso il suo viso. E’ uno spettacolo ipnotico.
“Oh,” il sorriso di Sukuna si allarga alla realizzazione. “Tu mi vuoi.”
Fushiguro cerca di spostarsi dalla sua presa, volta il viso, ma il modo in cui arrossisce gli rende impossibile nascondere l’effetto che quelle parole hanno su di lui.
“Puoi avermi,” continua Sukuna, godendosi il momento appieno. “Devi solo smettere di fare resistenza,” gli dice nell’orecchio.
“Puoi prendere quello che vuoi,” gli risponde Fushiguro, la voce gli trema leggermente mentre cerca di mostrarsi forte e indifferente, ma a Sukuna non sfugge. “Non sono forte abbastanza per resistere e lo sai.”
“Non farei mai una cosa del genere. Non a te.” Sukuna solleva una mano e passa un dito sulla curva delicata del collo di Fushiguro, il suo sorriso si fa inquietante e gli occhi splendono di lussuria. “Voglio che tu ti arrenda a me, che abbia bisogno di me. E lo farai. Devo solo aspettare. Non sono certo a corto di tempo.”
Fushiguro fa scattare la testa verso di lui, fissa gli occhi in quelli di Sukuna, un ultimo baluardo di resistenza li riempie. “E come fai ad esserne così sicuro?”
Sukuna si avvicina, la sua fronte sfiora quella di Fushiguro e riesce a sentire come il suo respiro si fermi per un momento. Fushiguro inconsciamente si allunga per avvicinarsi, aspettandosi un contatto che Sukuna sceglie di non concedergli. Non ancora. Non quando ha pochi secondi rimasti.
No. Il giorno in cui Sukuna lo prenderà, avrà l’intera notte per fargli tutto quello che desidera. Abbastanza tempo per romperlo in mille pezzi e metterlo nuovamente insieme.
Sukuna ride e fa un passo indietro. Non gli sfugge il modo in cui Fushiguro stringa le mani in un pugno per non afferrarlo e avvicinarlo nuovamente a sé.
Sukuna gli rivolge uno sguardo affamato, lo squadra da capo a piedi. Sente come Fushiguro tremi sotto al suo sguardo.
Il minuto è scaduto. In un battito di ciglia, Yuji è tornato.
Sukuna vede come Fushiguro resti ancora un momento appoggiato al muro, come se le sue gambe non fossero in grado di reggere il peso del suo corpo.
“Stai bene?” sente Yuji chiedere a Fushiguro.
“Sì.”
“Non ha fatto nulla, vero?” chiede preoccupato.
“Nulla,” risponde Fushiguro.
A Sukuna non sfugge il lampo di delusione che attraversa i suoi occhi.