Right Beside Me
Feb. 24th, 2023 11:14 pmTitolo: Right beside me
Fandom: My Hero Academia
Missione: M1 – Rifugio alla fine del mondo
Parole: 601
Rating: safe
Katsuki e il resto della classe si identificano all’entrata e aspettano che le porte si aprano. Riuscire a trovare Deku e convincerlo a tornare al rifugio non è stato facile, ma adesso comincia la parte davvero difficile: convincere le persone rifugiate all’interno della nuova versione della UA che averlo lì non costituisce un pericolo, che le difese possono reggere.
E parlare con le persone non è mai stato il suo forte, lo lascia esausto e davanti alla loro paura e incertezza non fa che sentirsi inutile, una sensazione che lo divora dall’interno.
Le porte si aprono e Katsuki sente almeno una parte dell’ansia che attanaglia tutti in questi giorni scivolare via. All’interno, la UA non ha più nulla della scuola in cui è entrato un anno prima – sembra una vita; nuovi edifici sono sorti ovunque ci fosse spazio per accogliere i civili che all’interno hanno trovato riparo.
Come previsto, la loro reazione alla vista di Deku è aggressiva, ma Faccia Tonda riesce a intervenire e calmare gli animi in qualche modo: un piccolo miracolo in qualla giornata così pesante.
Il combattimento non è stato difficile, non erano altro che civili spaventati, in fondo, ma Katuski si sente svuotato di energie, attanagliato da una stanchezza più profonda di quella degli allenamenti, una stanchezza emotiva che gli fa sentire il bisogno di andarsi a rifugiare nella sua stanza e non parlare con nessuno per qualche ora.
Mentre il resto della classe si affolla intorno a Deku, Katsuki si dirige verso il dormitorio, sperando di non incontrare nessuno.
Entrare nel dormitorio è sempre un’esperienza surreale: all’apparenza è tutto come prima, ma dove prima c’era costantemente rumore – che fosse qualcuno che ripassava, che cucinava o solo che si rilassava nella sala comune – adesso c’è solo silenzio. Anche quando c'è gente, parlano piano, per paura di disturbare i compagni che sono appena tornati da una ronda o che, miracolosamente, stanno riuscendo a racimolare qualche ora di sonno.
Sale fino alla sua stanza: dovrebbe farsi una doccia, ma può aspettare. Sul suo letto c’è Todoroki, è seduto con la schiena appoggiata al muro e sfoglia distrattamente le pagine di uno dei manga di Katsuki. Sarebbe una scena normale non avesse ancora indosso il suo costume di eroe, pronto a scattare al minimo accenno di pericolo – tutti i loro costumi ultimamente sono sgualciti, mezzi rovinati, non c'è semplicemente il tempo di ripararli tra una ronda e l'altra, e anche le scorte si esauriscono in fretta.
Katsuki non è davvero sorpreso di trovarlo lì. Non sa quando sia cominciato, ma Todoroki è diventato sempre più frequente da quando la guerra è cominciata, ma Katsuki era convinto che sarebbe rimasto con Deku – adesso che è tornato probabilmente quelle visite si sarebbero ridotte. Meglio così, non è che gli facessero piacere o altro.
Katsuki abbandona i suoi guantoni in un angolo della stanza, poi, come non avesse il pieno controllo del suo corpo, si butta sul letto e appoggia la testa sulle gambe di Todoroki.
Todoroki sobbalza, – e Katsuki per primo è sorpreso dal suo gesto – ma non si muove. Katsuki chiude gli occhi, odia quanto quel calore, quel contatto siano confortanti.
Poi Katsuki sente una mano che comincia ad accarezzargli la testa, passando tra i capelli.
“Sei stato bravo, oggi.”
Il petto e lo stomaco di Katsuki si riscaldano al complimento, ma di un calore che non brucia, come un camino acceso da ore che ha raggiunto la temperatura perfetta, diversa dalla vampata improvvisa che di solito accendono in lui i complimenti.
Adesso che Deku è tornato, Katsuki non sa quanto durerà qualunque cosa ci sia tra di loro, ma per stasera va bene così.