Titolo: On you
Fandom: Haikyuu
Prompt: M3 - L’invisibile sexy boutique
Parole: 520
Rating: safe
Kuroo si guarda intorno con fare sospetto un paio di volte, guarda avanti e indietro sul marciapiede cercando di mantenere un’aria vaga, fino a che non si decide ad entrare nel negozio.
“Benvenuto all’Invisibile Sexy Boutique”, esclamò il ragazzo alla cassa non appena lo vide entrare. Aveva una voce gentile e i capelli castano chiari.
Kuroo saltò sul posto e divenne tutto rosso.
“Se serve aiuto non esitare a chiedere”, continuò il ragazzo.
“Certo”, borbottò imbarazzato Kuroo prima di sparire in una delle corsie.
Cominciò a percorrere le corsie piene di biancheria intima, la maggior parte femminile, sperando di trovare quello che cercava senza bisogno di chiedere al ragazzo alla cassa. Si chiese distrattamente come facessero le ragazze e trovare la loro taglia in quel marasma di lettere e numeri.
Arrivò a un settore che sembrava promettente, aveva principalmente baby doll, giarrettiere e reggicalze. Cominciò a scorrere i reggicalze, ma tra taglie, numeri e tessuti non sapeva bene come orientarsi. Fece passare le mani su tutti i tessuti, fino a trovarne uno che era piacevole al tatto e decise per quello. Passò poi alla scelta del colore. Provò ad immaginare come potessero stare quei colori addosso, il contrasto che avrebbero creato contro la sua pelle chiara, su quelle gambe lunghe e sode. Dovette interrompere immediatamente quel flusso di pensieri. Rimaneva solo il problema della taglia adesso, ma su quella non sapeva proprio come orientarsi. Cercò di mantenere un contegno, nonostante il cuore gli battesse all’impazzata, mentre chiedeva se la giarrettiera che aveva scelto potesse andare bene per un ragazzo leggermente più magro di lui, ma più alto. Il ragazzo fu estremamente professionale, gli indicò la taglia migliore e gli consigliò anche le calze da abbinarci.
Kuroo mise la bustina nello zaino e si avviò verso casa.
“Sono a casa”, salutò aprendo la porta.
Tsukishima era sdraiato sul divano, leggeva il libro tenendolo sopra la testa.
“Ti ho preso una cosa”, gli disse.
Tsukishima chiuse il libro e si mise seduto sul divano. Kuroo prese la bustina dallo zaino e gliela porse. Tsukishima la aprì con mani tremanti dopo aver riconosciuto il nome. Tirò fuori il reggicalze di pizzo nero, e prese in mano le calze, cominciò a passarci sopra le dita con delicatezza.
“Credevo che-”
“Quando ho trovato la tua scatola l’altro giorno ci sono rimasto male perchè non ti sei mai sentito abbastanza a tuo agio per dirmelo”, lo interruppe Kuroo. “Voglio tutto. Tutto quello che sei”
“Non sei costretto”, gli disse Tsukishima tenendo lo sguardo basso.
Era uno dei suoi momenti di fragilità. Erano pochi, ma stava cominciando a mostrarli davanti a lui e Kuroo non poteva che vederlo come un progresso nel loro rapporto.
Kuroo si avvicinò a lui e lo strinse con un braccio, facendogli nascondere la testa nel suo collo. Sentì le mani di Tsukishima scivolare sui suoi fianchi e ricambiare la stretta.
“Non lo sto accettando passivamente”, lo rassicurò Kuroo. “E’ solo che sulle tue gambe troverei sexy anche un pigiama di plaid”.
Kuroo non poteva vedere il viso di Tsukishima, ma era sicuro che fosse arrossito fino alla punta dei capelli. Ne sorrise.
Fandom: Haikyuu
Prompt: M3 - L’invisibile sexy boutique
Parole: 520
Rating: safe
Kuroo si guarda intorno con fare sospetto un paio di volte, guarda avanti e indietro sul marciapiede cercando di mantenere un’aria vaga, fino a che non si decide ad entrare nel negozio.
“Benvenuto all’Invisibile Sexy Boutique”, esclamò il ragazzo alla cassa non appena lo vide entrare. Aveva una voce gentile e i capelli castano chiari.
Kuroo saltò sul posto e divenne tutto rosso.
“Se serve aiuto non esitare a chiedere”, continuò il ragazzo.
“Certo”, borbottò imbarazzato Kuroo prima di sparire in una delle corsie.
Cominciò a percorrere le corsie piene di biancheria intima, la maggior parte femminile, sperando di trovare quello che cercava senza bisogno di chiedere al ragazzo alla cassa. Si chiese distrattamente come facessero le ragazze e trovare la loro taglia in quel marasma di lettere e numeri.
Arrivò a un settore che sembrava promettente, aveva principalmente baby doll, giarrettiere e reggicalze. Cominciò a scorrere i reggicalze, ma tra taglie, numeri e tessuti non sapeva bene come orientarsi. Fece passare le mani su tutti i tessuti, fino a trovarne uno che era piacevole al tatto e decise per quello. Passò poi alla scelta del colore. Provò ad immaginare come potessero stare quei colori addosso, il contrasto che avrebbero creato contro la sua pelle chiara, su quelle gambe lunghe e sode. Dovette interrompere immediatamente quel flusso di pensieri. Rimaneva solo il problema della taglia adesso, ma su quella non sapeva proprio come orientarsi. Cercò di mantenere un contegno, nonostante il cuore gli battesse all’impazzata, mentre chiedeva se la giarrettiera che aveva scelto potesse andare bene per un ragazzo leggermente più magro di lui, ma più alto. Il ragazzo fu estremamente professionale, gli indicò la taglia migliore e gli consigliò anche le calze da abbinarci.
Kuroo mise la bustina nello zaino e si avviò verso casa.
“Sono a casa”, salutò aprendo la porta.
Tsukishima era sdraiato sul divano, leggeva il libro tenendolo sopra la testa.
“Ti ho preso una cosa”, gli disse.
Tsukishima chiuse il libro e si mise seduto sul divano. Kuroo prese la bustina dallo zaino e gliela porse. Tsukishima la aprì con mani tremanti dopo aver riconosciuto il nome. Tirò fuori il reggicalze di pizzo nero, e prese in mano le calze, cominciò a passarci sopra le dita con delicatezza.
“Credevo che-”
“Quando ho trovato la tua scatola l’altro giorno ci sono rimasto male perchè non ti sei mai sentito abbastanza a tuo agio per dirmelo”, lo interruppe Kuroo. “Voglio tutto. Tutto quello che sei”
“Non sei costretto”, gli disse Tsukishima tenendo lo sguardo basso.
Era uno dei suoi momenti di fragilità. Erano pochi, ma stava cominciando a mostrarli davanti a lui e Kuroo non poteva che vederlo come un progresso nel loro rapporto.
Kuroo si avvicinò a lui e lo strinse con un braccio, facendogli nascondere la testa nel suo collo. Sentì le mani di Tsukishima scivolare sui suoi fianchi e ricambiare la stretta.
“Non lo sto accettando passivamente”, lo rassicurò Kuroo. “E’ solo che sulle tue gambe troverei sexy anche un pigiama di plaid”.
Kuroo non poteva vedere il viso di Tsukishima, ma era sicuro che fosse arrossito fino alla punta dei capelli. Ne sorrise.